Pronti contro Termine


I Pronti contro Termine (PCT) sono contratti della durata inferiore all'anno (generalmente 1, 3 o 6, massimo 12 mesi) con i quali la Banca riceve liquidità contro la vendita di una determinata quantità di titoli (operazione a pronti) e si impegna contemporaneamente con il risparmiatore al riacquisto della stessa quantità a un prezzo e a una data prestabiliti (operazione a termine). 

I titoli sottostanti i Pronti contro Termine sono generalmente obbligazioni (Titoli di Stato, obbligazioni societarie o bancarie) o titoli monetari. 

La differenza tra il prezzo di acquisto e di riacquisto determinano il rendimento dei Pronti contro Termine. Su tale rendimento è applicata la ritenuta fiscale a titolo di imposta del 20%.

Le banche hanno convenienza a promuovere i Pronti contro Termine poichè possono accedere a finanziamenti a tassi più bassi di quelli del mercato interbancario. 

Bisogna prestare attenzione poiché i Pronti conto termine non godono delle tutele del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e non sono soggetti al controllo della Consob in quanto secondo la direttiva MiFID non sono investimenti dotati di prospetto informativo. Pertanto è molto importante verificare che nel contratto di Pronti contro Termine non ci sia una clausola che va a scaricare il rischio emittente del sottostante al risparmiatore.